Il PSCL è un documento sulle strategie della mobilità aziendale realizzato per legge ogni anno dal Mobility Manager, il quale deve presentarlo al Comune di competenza entro il 31 dicembre di ogni anno. Se ci limitiamo a vedere un Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro esclusivamente nelle vesti di un documento ufficiale da presentare obbligatoriamente, la precedente definizione potrebbe essere sufficiente ma i contenuti al suo interno insufficienti per assicurare un vero cambiamento. La verità è che il PSCL è un’attività complessa che non riguarda solamente il Mobility Manager, ma coinvolge l’intero sistema aziendale dalla prima all’ultima pagina. D’altronde si tratta di promuovere una rivoluzione delle abitudini quotidiane di tutti i dipendenti e sarebbe poco lungimirante, diciamo così, “fare i conti senza l’oste”! Il presupposto è comprendere che scrivere un PSCL non è solamente un’incombenza normativa, ma rappresenta un’opportunità di crescita aziendale a livello di produttività e brand awareness. Affiché questa impostazione strategica sia possibile bisogna innanzitutto essere consapevoli dell’importanza della comunicazione interna ai fini della realizzazione del PSCL e in questo articolo vogliamo suggerirti proprio questo.
Le Linee Guida ministeriali, descritte nel Decreto Interministeriale n° 179 del 27 maggio 2021, definiscono in quante e quali parti deve essere articolato il documento.
Ai fini di attuare le strategie proposte all’interno di un PSCL è naturale prevedere che il Mobility Manager comunicherà ad ogni piano dell’azienda le iniziative future per favorire il decongestionamento del traffico quotidiano causato dai mezzi individuali e di conseguenza diminuire l’inquinamento atmosferico e acustico che affligge i centri urbani.Il coinvolgimento attivo dei dipendenti è infatti una condizione necessaria e indispensabile per poter monitorare l’andamento delle scelte di mobilità e rettificare il documento l’anno successivo. In questa fase di comunicazione, che fissiamo dopo l’invio del PSCL all’ente pubblico di competenza, il Mobility Manager deve mettere in campo le sue migliori skill di comunicazione per convincere il personale a prendere parte ad un cambiamento collettivo che coinvolgerà in prima persona loro stessi.
Le argomentazioni a suo vantaggio su cui far riflettere i colleghi sono sicuramente una riduzione dello stress psico-fisico al quale siamo sottoposti ogni giorno, la possibilità di risparmiare in termini di tempi e di spesa mensile legata al tragitto casa-lavoro e una maggior confidenza con i propri colleghi. In una dimensione più ampia sono valori aggiunti i benefici per la collettività e il territorio, nel quale vivono anche i loro cari. Poter abitare in un ecosistema sereno e rispettoso dell’ambiente, dove spostarsi più velocemente e con facilità, non può che accrescere la qualità della vita delle famiglie tutte dei dipendenti. Nonostante la prospettiva piacevole di una mobilità più snella, sicuramente non è una sfida facile convincere l’azienda a modificare le proprie abitudini conclamate e per questo è necessario ricorrere a progetti coinvolgenti nell’ottica di una mobilità sostenibile. Forse allora, la chiave del coinvolgimento si nasconde in un altra fase del processo di realizzazione di un PSCL.
Ma il PSCL offre vantaggi anche per l’azienda!
La fase informativa e di analisi getta le basi per la creazione di un PSCL davvero realizzabile. Infatti, affinché le linee progettuali possano davvero prendere forma con successo, è necessario che siano ben ancorate alle concrete esigenze e disponibilità dei dipendenti oltre che alla presenza dei servizi di mobilità sul territorio. Dunque è fondamentale poter contare su una solida comunicazione interna anche in questa fase. In altri termini diciamo che un PSCL efficace, utile e serio è quello che tiene conto dei veri bisogni, delle vere aspettative e delle vere disponibilità dei dipendenti; nonché delle loro perplessità e dei loro limiti. Una comunicazione chiara con l’intero personale, va da sé, è imprescindibile e a questo può servire realizzare un PSCL smart.
In quest’ottica il ruolo del questionario da somministrare ai dipendenti svolge allora un ruolo fondamentale per la costruzione di un lavoro funzionante e funzionale alla richiesta normativa. I fattori da valutare sono molteplici: non basta conoscere qual è il mezzo attualmente impiegato per raggiungere la sede lavorativa. Le domande devono riuscire ad indagare un ampio spettro di esigenze che riguardano il mezzo usato, ma anche spostamenti sul territorio, propositivi e ritrosie rispetto alle nuove soluzioni di mobilità. Ecco perché è fondamentale poter contare su un perché scegliere un consulente in Mobility Management esperto? | Mobility Consulenza esperto che sappia come porre le giuste domande e soprattutto quali siano queste ultime.