Il PSCL è un documento che le aziende con oltre 100 dipendenti presso una sola sede sono tenute a realizzare per legge. Dunque la stesura di un Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro avviene per rispettare un obbligo normativo mobilità aziendale che diventa sempre più attenta e stringente in fatto di sostenibilità. Infatti l’impegno a realizzare un PSCL è legato all’obiettivo di decongestionare il traffico nelle aree urbane e metropolitane, incentivando i dipendenti ad usare i mezzi pubblici o a ricorrere a forme di spostamento meno impattanti sull’ambiente. Pertanto, al di là dell’obbligatorietà, progettare un sistema di spostamento verso la sede lavorativa che sostenga abitudini più sostenibili comporta con sé diversi vantaggi, perché non rispetta solamente l’ambiente ma anche la vita dei dipendenti stessi e la salute aziendale.
Come già anticipato, il PSCL mira a promuovere una mobilità sostenibile nell’ottica di abitudini maggiormente virtuose e tollerabili, creando un equilibrio tra l’esigenza di soddisfare l’inevitabile domanda di mobilità quotidiana e la riduzione del numero di mezzi circolanti che provocano l’inquinamento urbano. La realizzazione di un Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro si basa su un’analisi attenta della sede lavorativa e delle caratteristiche del tragitto quotidiano del personale, nonché della disponibilità del TPL; inoltre propone le strategie concrete che verranno messe in campo dall’azienda. Dunque, quello che potrebbe passare inosservato ad una prima considerazione, è il fatto che la stesura del documento comporta la presa di coscienza del benessere dei propri dipendenti, ma anche delle infrastrutture offerte dal Comune. Tale consapevolezza è il primo passo per comprendere quanto il PSCL sia uno strumento alleato di un miglioramento della qualità della vita aziendale e collettiva. Ma soffermiamoci sui vantaggi che il Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro riserva a dipendenti, azienda e territorio.
I dipendenti sono i veri vettori del cambiamento, pertanto è necessario incentivare positivamente il cambiamento delle loro abitudini quotidiane legate al mezzo privato, per definizione dure a morire. Perciò è necessario che le strategie inserite nel PSCL prevedano concreti vantaggi economici, tempistici e/o logistici agli occhi del personale. Un questionario realizzato con esperienza e professionalità è in grado di ottenere un quadro completo delle abitudini, delle necessità usuali, delle difficoltà o dei pregiudizi che i dipendenti nutrono nei confronti di diversi mezzi di spostamento. Non solo è decisivo presentare i vantaggi sotto forma di incentivi tangibili: è fondamentale comunicare le nuove iniziative al personale con uno storytelling accattivante, che li faccia sentire parte di una missione per il bene collettivo. Anche in questo caso è necessario poter contare su figure professionali che conoscano i segreti della comunicazione e del marketing.
Dopo questo preambolo sul bisogno di ideare benefici concreti e di comunicare i risultati conseguibili seguendo le strategie proposte nel documento, è finalmente il momento di vedere quali sono i vantaggi del PSCL per i dipendenti.
Scoraggiare l’uso dell’auto privata significa decongestionare il traffico urbano. La conseguenza è una riduzione dell’inquinamento atmosferico ed acustico, ma anche una diminuzione del rischio di fare incidenti e soprattutto dello stress psicofisico dovuto al tipo sprecato tra gli ingorghi. Un’altra conseguenza, legata soprattutto all’uso di mezzi pubblici e car pooling, è l’aumento della socialità. Poter contare su forme di spostamento alternative al mezzo privato, come abbonamenti e soluzioni di sharing, potrebbe assicurare anche un evidente risparmio delle spese di viaggio quotidiane. Insomma i vantaggi a favore dei dipendenti, raggiungibili con convenzioni e piccoli investimenti da parte dell’azienda, sono davvero numerosi.
La promozione di una filosofia aziendale orientata verso la sostenibilità e che non si fermi al documento pdf del PSCL è un ottimo biglietto da visita innanzitutto presso i propri dipendenti, ma anche tra i propri clienti, stakeholder e la comunità locale. La promozione di valori aziendali improntati verso una migliore qualità della vita di dipendenti e comunità accresce la buona reputazione dell’impresa, in virtù di una sensibilità comune sempre più attenta alle tematiche ambientali e sociali. La nuova filosofia sostenibile deve però raggiungere un pubblico decisamente ampio per accrescere la brand reputation dell’azienda. Pertanto, chi scrive un PSCL deve essere consapevole che quel documento può essere la chiave di volta per un nuovo storytelling identificativo da veicolare attraverso tutti i canali comunicativi, anche digitali, dell’azienda.
Ma voltando lo guardo più internamente all’azienda, la promozione della sostenibilità e la percezione dei dipendenti dell’interesse nutrito dai piani alti verso la loro qualità della vita è fondamentale per le attività. Infatti essere meno stressati e sviluppare una maggior socialità con i propri colleghi aumenta la produttività e il senso di appartenenza verso la propria azienda. Non dimentichiamo poi i potenziali risparmi economici dell’azienda che non deve più affrontare spese legate ad assicurazione e riparazioni in caso di incidenti con le auto aziendali. Infine, ma non per importanza, la riduzione dei mezzi privati con cui i dipendenti si dirigono ogni giorno a lavoro permette di riutilizzare e riorganizzare lo spazio originariamente destinato al parcheggio, magari per altre attività ricreative.
Paradossalmente troviamo per ultimo il fine perseguito dalla norma, cioè i vantaggi di nuove politiche sostenibili per la collettività e l’ambiente. I benefici della riduzione del traffico in questo senso sono facilmente intuibili e li abbiamo già citati seppur da altri punti di vista. Ovviamente stiamo parlando della riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico, con rilevanti benefici diffusi per la salute pubblica, ma anche di risparmio energetico e aumento della sicurezza durante gli spostamenti. Una nuova prospettiva che permetterà di riprogettare gli spazi urbani del futuro non in funzione delle automobili, ma delle persone.
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